Infedeltà coniugale

di Kiddo

Sono sempre stato un convinto sostenitore del parallelismo fra rapporto uomo-donna e uomo-moto. In molte occasioni infatti si possono trovare delle corrispondenze nel rapporto che lega il genere maschile con la moto, che molto probabilmente spesso richiama nelle forme, nel nome, ma soprattutto nella fisicità che richiede, la figura femminile.

Uno dei comportamenti che proietta una delle naturali tendenze soprattutto maschile – e forse in qualche modo la previene o addirittura la evita – è senza dubbio quello della infedeltà coniugale. Mi spiego, “disse il tovagliolo”.

Credo che l’uomo sia portato per natura alla infedeltà, e che il possedere più di una motocicletta sia in qualche modo uno sfogo di questo istinto socialmente deprecabile (più o meno, dipende..) di “possedere” più di una femmina, magari diversa per caratteristiche, temperamento, carattere. Come nel rapporto uomo-donna, però, nel rapporto moto-poligamico si perde uno dei grandi piaceri del rapporto fedele, quello che nel tempo consolida la relazione.

Possedere per un tempo relativamente lungo una motocicletta moltiplica le esperienze trascorse insieme, i viaggi, le scoperte, la crescita inevitabile che queste esperienze comportano, proprio come in un consolidato rapporto di coppia. Infiniti e noiosi trasferimenti autostradali, esaltanti sparate su percorsi in posti esotici, conditi con soste da tenere come tesori inestimabili nella memoria; acquate che ti bagnano le mutande al ritorno da un viaggio in Normandia o pomeriggi a 40 gradi all’ombra del deserto spagnolo in direzione del Portogallo, la sosta su uno splendido specchio d’acqua al confine con la Slovenia o la discesa verso Castelluccio di Norcia colorata dalla fioritura delle lenticchie. Preziose monete conservate nel salvadanaio della memoria che hanno in comune una cosa sola: la condivisione con la Nostra Moto, che ci ha accompagnato fedele in tutte queste esperienze, e che la rendono ai nostri occhi la sola in grado di regalarcele.

Il vivere le stesse cose con molte moto, senza fissare periodi abbastanza significativi in termini di tempo ad un solo mezzo può farci perdere questo gusto, questo sentimento di affetto che ci lega alla Nostra Moto.

La vita di coppia credo che possa funzionare allo stesso modo. Si vivono momenti noiosi, a volte pesanti o di conflitto, si attraversano gli acquazzoni o la fatica per meritarci qualche impagabile, meraviglioso momento di armonia assoluta. Ovviamente tutto questo acquista un valore maggiore se si può condividere con la stessa persona.

Detto questo, mi chiedo perché mi sbatta tanto per fare il giornalista di moto, visto che la maggiore libidine è poter provare quante più moto nuove possibile, che secondo il mio parallelismo sarebbero delle ragazzine. Vuoi vedere che alla fine… un sacco di bei discorsi, e poi sono un porco anch’io come tutti gli uomini? Oppure, è proprio il cambiare continuamente moto che in qualche modo previene da altri tipi di infedeltà. Come dire, meglio sfogare questo tipo di istinti barattando continuamente le motociclette, piuttosto che cambiare le donne. Anche perché, un baratto lo puoi sempre fare alla pari, cambiare le donne costerebbe molto di più!

 

La foto di copertina per gentile concessione di Moe e Ryan, di Cycle Garden California

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