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Le ragazze di Motor Bike Expo

ragazze di Motor Bike Expo copertina

Donne & Motori, un classico! Tra cromature e scollature chiacchierando con le ragazze di Motor Bike Expo 2022

Da che mondo è mondo, praticamente da Eva in avanti, la bellezza femminile è ciò che mòve il sole e l’altre stelle. Se tutta l’iconografia, anche sacra, si è sempre avvalsa di forme generose e abbondantemente scoperte un motivo ci sarà. Dalla Venere di Botticelli alla Maya Desnuda di Goya, da L’Origine du Mond di Courbet a Le Déjeuner sur l’Herbe di Manet, fino ad arrivare all’Estasi di S. Teresa del Bernini, la Donna (maiuscolo d’obbligo) è sempre stata al centro di ogni rappresentazione. Mettiamola così: attira l’attenzione, di noi maschietti certamente, ma non solo, visto che da sempre le dinamiche della comunicazione, a qualsiasi livello, ne prevedono la presenza più o meno centralizzante.

Ai giorni nostri non è che la faccenda sia poi cambiata molto, anzi, se possibile la tendenza si è accentuata, temo non in meglio. Basta andare in qualsiasi fiera, in qualsiasi evento, spesso in qualsiasi negozio del centro per rendersene conto. Oppure al Motor Bike Expo (finalmente dopo ‘sto pippone culturale arriviamo al punto) dove tradizione vuole che accanto alle moto ci siano sorridenti signorine vestite il giusto.

Donne o motori?

Non sono pochi quelli che a precisa domanda rispondono “Moto? Noi siamo qui per le ragazze!”. E altrettanti quelli che ritengono che senza le hostess ci sarebbe molto meno pubblico. Forse c’è del vero, d’altra parte gli organizzatori non fanno beneficenza, e come detto, in un mondo che si muove freneticamente ogni mezzo è buono se aiuta a promuovere l’evento.

Molte ragazze di Motor Bike Expo ormai sono delle star, presenti a ogni edizione le incontri da uno stand all’altro, ci prendi confidenza e dopo che l’occhio ha voluto la sua parte è anche interessante conoscerne le storie. Consapevoli dell’impegno e del contesto colgono l’occasione di un occasionale lavoro retribuito, spesso per potersi pagare gli studi, arrivano a fine serata sognando pantofole di peluche al posto di tacchi assassini, rischiano la paresi facciale a forza di sorridere. A volte rischiano anche una mano troppo stretta su un fianco o giù di lì, ma raccontano che sono casi rari, dovuti più che altro alla voglia di alcuni di fare i ganzi di fronte agli amici, e ci dicevano che basta un’occhiataccia per fargliela riporre ingloriosamente in tasca.

Suvvìa, non esageriamo!

Per contro ci sono quelli che sui social dichiarano di essere infastiditi dalla presenza di trogloditi allupati solo in cerca di selfie, e che addirittura rinunciano alla partecipazione per non essere accostati ad adolescenti in piena tempesta ormonale. Bah, che ci siano motociclisti o pseudo tali che ragionano più con la pancia che con la testa è un dato di fatto (non si spiegherebbero altrimenti certi ordigni che hanno sotto al culo), ma che siano tutti fermi all’età della pietra al punto da determinare la riuscita o meno di una manifestazione in base alla quantità di epidermide scoperta lo contestiamo decisamente.

Insomma, cari Savonarola de noantri, al netto di una parte di pubblico, minima!, forse non troppo specializzato, noi anche a questo MBE abbiamo incontrato fior di appassionati coi quali discutere di motociclette e di viaggi. E se ogni tanto ci cadeva l’occhio su qualche curva che non era esattamente la Casanova-Savelli, l’abbiamo fatto comunque con rispetto e ammirazione. Giuro!

Disclaimer: nessuna ragazza è stata maltrattata, costretta, stalkerizzata, per la stesura di questo articolo

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