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Migliorare la vita del Motociclista: speranze e suggerimenti per il 2023

Quando un anno finisce si fanno bilanci, quando quello nuovo comincia si nutrono speranze per migliorare la vita del motociclista. Anche invocando interventi… dall’alto.

Per cominciare bene l’anno ci permettiamo qualche suggerimento, assolutamente non richiesto, a Case, amici, amministratori e istituzioni, per migliorare la vita del motociclista.

Cari progettisti…

Bella l’elettronica eh, siamo tutti d’accordo. Antiimpennamento, antipattinamento, antiribaltamento, e poi le mappature, la regolazione delle sospensioni, il radar per adattare la velocità in base alle condizioni del traffico, i sistemi di ripartenza da fermo in salita in due coi bagagli in ciabatte e con una mano sola, il raggio inceneritore per l’automobilista al cellulare che esce dal parcheggio, ben vengano se serve ad aumentare il livello di sicurezza. Ma porca miseria, della chiave di accensione attiva da tenere in tasca invece che sul cruscotto nessuno aveva mai sentito la mancanza. Soprattutto se per qualche motivo si dovesse guastare: 150 euro di chiave di ricambio e oltre 500 di centralina (*). Aridatece il ferramenta!

Piuttosto, possibile che ancora non sia stato universalmente adottato su tutte le moto motorini e motorette il sistema di ritorno automatico delle frecce per evitare di fare chilometri segnalando svolte inesistenti? Suvvìa, ce l’avevo già sulla Yamaha FZ 750, classe 1986!

 

Cari produttori di abbigliamento tecnico…

Santo subito chi inventerà un completo triplo strato in cui gli strati siano rimovibili/rimettibili in meno di un quarto d’ora. Ma soprattutto un paio di guanti antipioggia con dispenser di borotalco incorporato. Voglio dire, può capitare che durante un giro bagnato un po’ di umidità cali dalle maniche della giacca, oppure che le mani ti si bagnino durante, che so, una sosta dal benzinaio. Ecco, riinfilarsi i guanti i certi frangenti diventa spesso motivo di invocazione santi (*).

E poi i caschi: pin lock sulla visiera ok, ma santo subitissimo chi troverà la quadra per non fare appannare gli occhiali dei diversamente occhio-di-lince. Soprattutto in fuoristrada, soprattutto quando per motivi anagrafici il fiatone diventa tipo mantice (*). Per esempio, che so, con delle… visiere a gradazione progressiva.

 

Cari governanti e amministratori locali…

Promettere la luna sapendo perfettamente di non poterla mantenere è sport diffuso e abbastanza irritante, soprattutto per quei motociclisti forse ingenui che hanno creduto davvero di poter smettere di mantenere col proprio pieno le nostre truppe in Etiopia. Ma facciamo così: la benzina mettetela pure a 3, 5, 10 euro al litro. Ma dentro includeteci bollo, assicurazione, revisioni, manutenzione strade, e tutto il cucuzzaro. Così se non altro pagheremo per l’effettivo utilizzo dei mezzi e non anche quando stanno fermi in garage (per gli amanti delle statistiche: in media il 95% del tempo).

E poi una briciola del PNRR investitelo nella sostituzione dei guardrail-ghigliottina con quelli che se ci sbatti contro non ti affetti. Ma su TUTTO il territorio nazionale, non su due o tre curve qua e là tanto per far finta che vi stiamo a cuore!

 

E per finire gli autovelox tarateli su velocità che abbiano un senso, perché certi limiti a 50 kmh su stradoni a 4 corsie sanno più di bancomat che di sicurezza (*).

 

Cari amici bravi e veloci…

Fate la cortesia, pensate anche che nel gruppo ci sono motociclisti che non devono dimostrare niente a nessuno, che non vogliono cercare i propri limiti, che non hanno alcuna voglia di mettersi alla prova, ma che viaggiano on-off col loro passo al solo scopo di provare gioia e divertimento. Esortarli a dare gaaaaas!!! non vuol dire insegnare loro la traiettoria migliore, significa rompere le scatole e mettere ansia (*).

Gli asterischi? Vita vissuta.

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