Prova Aprilia Caponord 1200

La casa veneta entra da protagonista nel settore delle enduro stradalizzate destinate al mototurismo. Elettronica “easy” e ottime prestazioni regalano confort e divertimento in tutte le condizioni di guida.

Caponord 1200

Com’è: linea famigliare.

Family feeling: non servono molte parole per identificare la linea della Caponord. Richiama chiaramente la supersportiva RSV4, soprattutto per nella parte anteriore. Il cupolino è caratterizzato dai tre proiettori. Il parabrezza, slanciato verso l’alto a proteggere il pilota ed è regolabile manualmente in altezza.

LAprila Caponord 1200 è  accattivante come la supersportiva, ma le colorazioni più pacate e i paramani ne identificano la destinazione da viaggiatrice. La sella abbondante, con le cuciture in evidenza che ne impreziosiscono la fattura, accoglie comodamente anche il passeggero.

Non passa certo inosservato il voluminoso terminale di scarico che ha la possibilità di essere regolato in altezza, smontate le valige può essere rialzato alla ricerca di maggiore sportività.  Le valigie laterali, dalla capienza di 29 litri, sono perfettamente integrate nella linea della moto riprendendone anche la colorazione.

Bella e chiara la strumentazione che è completamente digitale; realizzata in un unico pannello LCD, riporta tutte le informazioni utili alla guida. Peccato solo per la mancanza dell’orologio.

Il motore: 1200 di derivazione Dorsoduro.

Il propulsore della Caponord è il collaudato bicilindrico a 90° di 1.197 cc, le misure sono superquadre di 106×67,8 mm per l’alesaggio e corsa. Deriva direttamente da quello impiegato dal modello Dorsoduro 1200, opportunamente rivisitato sia nella meccanica che nella dotazione elettronica, che prevede tra le altre cose l’acceleratore ride-by-wire.

L’alimentazione avviene tramite un doppio iniettore per cilindro, come anche l’accensione del carburante prevede doppia candela d’accensione (twin spark).

I tecnici Aprilia hanno lavorato con un obbiettivo ben preciso, lo sviluppo del propulsore andava nella direzione di avere una erogazione più fluida della potenza, e un maggiore valore di coppia per rendere la guida ancora più divertente e con consumi più bassi.

I dati dichiarati parlano di un risparmio di ben un 20 % sul consumo di carburante, mentre le prestazioni erogate dal bicilindrico sono di 125 cavalli a 8.250 giri/min. di potenza massima e una coppia di 11,7 kgm a 6.800 giri/min.

[nggallery id=176]Telaio e sospensioni: traliccio in tubi e sospensioni elettroniche per la versione Travel Pack.

Il telaio della Caponord 1200 è ispirato a quello utilizzato sulla Dorsoduro 1200, ma sviluppato totalmente per la nuova tutto terreno.

La struttura principale è realizzata in tubi di acciaio, collegati poi nella parte inferiore da piastre in lega leggera; a questi è vincolato il forcellone posteriore in alluminio, con l’ammortizzatore posizionato lateralmente per lasciare spazio al passaggio dei collettori di scarico.

Il valore dell’interasse è di 1.565 mm, mentre il peso a secco è dichiarato a 214 kg, per la versione standard, 228 per la Travel Pack.

I freni sono di fornitura Brembo, con doppio disco flottante all’anteriore da 320 mm su cui agiscono pinze monoblocco ad attacco radiale a 4 pistoncini, al posteriore singolo disco da 240 mm, ovviamente con sistema antibloccaggio ABS a due canali installato di serie.

I cerchi in lega sono entrambi da 17 pollici, su cui sono installati pneumatici nelle misure di 120/70 all’anteriore, e 180/55 per quello posteriore.

Sulla versione Coponord 1200 è installata la forcella a steli rovesciati da 43 mm, completamente regolabile in compressione, estensione e precarico molla, al posteriore ammortizzatore di fornitura Sachs regolabile estensione e precarico molla.

La versione Travel Pack ha il comparto sospensioni decisamente più sofisticati,

semiattive ADD (Aprilia Dynamic Damping), sviluppate direttamente in casa Aprilia con ben quattro brevetti depositati.

Elettronica: Ride by Wire,  ABS, ATC, ADD e ACC.

Tante sono le sigle che identificano un’elettronica sofisticata, così estrema da far diventare la nuova Caponord un punto di riferimento in termini di tecnologia applicata a un motoveicolo.

Il Ride By Wire, acceleratore elettronico, dialoga con la centralina in maniera tale da ottimizzare il funzionamento del propulsore in ogni condizione di guida.

Sono tre le mappature da poter selezionare secondo delle esigenze di guida, si parte da quella Sport per avere il massimo in termini di prestazione, Touring piena potenza ma erogazione del motore più dolce e infine Rain che limita i cavalli a 100 cv da utilizzare con asfalto a bassa aderenza.

Di serie è installato anche il controllo di trazione ATC (Aprilia Traction Control), e prevede tre diversi livelli d’intervento: livello 1 adatto alla guida sportiva, livello 2  adatto al turismo e alla guida in città e livello 3 da utilizzare sui percorsi a bassa aderenza.

Il sistema ABS è di tipo a due canali, ed è tarato in maniera tale da non risultare mai troppo invasivo anche nelle frenate più intense, garantendo comunque l’antibloccaggio dei pneumatici in ogni condizione di guida.

Sia l’antibloccaggio ABS che il controllo di trazione ATC sono entrambi disinseribili.

ADD (Aprilia Dynamic Damping), che equipaggia la solo versione Travel Pack, è il sistema dinamico di sospensioni semiattive, sviluppate direttamente dai tecnici della casa veneta e coperte da ben quattro brevetti. Il sistema attinge da componenti derivati nel settore automotive, in grado di garantire massima affidabilità e durata nel tempo, varia la tarature delle sospensioni dell’idraulica delle forcella e dell’ammortizzatore, rilevando l’energia trasmessa dalle asperità al veicolo durante la guida.

L’adeguamento della taratura varia anche a seconda di quelle che sono le azioni del pilota, ossia se  sta accelerando, frenando, rilasciando il gas o procedendo a velocità costante.

Sempre nella versione Travel Pack è incluso l’ammortizzatore con piggy back, che permette la regolazione elettronica del precarico delle molla dell’ammortizzatore posteriore in 4 diverse posizioni, specifiche in base a quello che è il carico sulla moto. Anche in questo caso è possibile lasciare gestire in maniera del tutto automatico la regolazione del precarico molla, infatti una volta selezionata questa opzione il sistema è in grado di rilevare il peso caricato sul veicolo e di adeguare quindi la taratura.

ACC (Aprilia Cruise Control), permette d’impostare la velocità desiderata e mantenerla in maniera costante a prescindere che ci si trovi in salita o discesa, utile quando si percorrono lunghi percorsi autostradali. 

[nggallery id=175]

La guida: prestazioni intelligenti, elettronica anche. 

Immaginate di partire per un lungo viaggio. Immaginate che in questo lungo viaggio ci siano una moltitudine di percorsi diversi: autostrade veloci, strade di montagna e città.

Ora immaginate di dover viaggiare in coppia, e di potare con voi pochi bagagli, il minimo indispensabile, perché vi arricchirete di ricordini dei luoghi visitati.

Smettete d’immaginare e iniziate a guidare, senza preoccuparvi di come i differenti tipi di percorso o i differenti carichi che aggiungerete ad ogni tappa possano influenzare la dinamica della guida.

Questo è il concetto della Caponord, viaggiare: al resto ci pensa l’elettronica di bordo.

Si sale in sella, e già si hanno i primi piacevoli riscontri: non serve essere alti per toccare con sicurezza con i piedi in terra, la sella è posta ad un’ altezza di soli 840 mm dal suolo, cosa che si apprezza nelle manovre da fermo e nella guida cittadina. La collocazione dei comandi è ottimale: s’impugnano con sicurezza freno e frizione, mentre quelli a pedali sono ampi e comodi da inforcare.

Ci si sente ben inseriti nell’insieme moto, gli incavi ricavati sul serbatoio sono ampi, e la possibilità di spostarti longitudinalmente lungo la sella permette di trovare la migliore sistemazione per una guida sicura e confortevole.

In una moto da turismo l’elemento assolutamente determinante per il confort di marcia è quello di ritrovarsi, in maniera del tutto naturale, ad avere una postura rilassata e con un angolazione del busto quasi eretta o leggermente flessa in avanti. Sulla Aprilia si sta proprio in questo modo, con il manubrio anche abbastanza vicini al corpo del pilota.

Il propulsore bicilindrico si fa voler bene fin da subito, fluido nella sua erogazione e senza strappi anche nelle continue aperture/chiusure del comando del gas. Miracolo di un’elettronica perfettamente a punto, e di un Ride By Wire che ottimizza il funzionamento e la risposta del propulsore,  senza il quale sarebbero emersi i soliti strattoni tipici dei motori bicilindrici di questa cubatura.

I 125 cv erogati dal propulsore, più che sufficienti per divertirsi anche guidando in maniera sportiva, sono erogati sempre in maniera fluida e non si viene mai “scaraventati” con troppa violenza.

Questo avviene anche utilizzando la mappatura Sport, piena potenza, il carattere del motore risulta più aggressivo, ma mai in maniera brutale. In realtà tanta è la pienezza di risposta e la bontà di erogazione in modalità Touring che quasi ci si scorda di voler quel qualcosina in più quando si intende divertirsi tra le curve.

Invece, quando s’inserisce la modalità Rain, tutto viene ovattato: la risposta è docile e poco incisiva quando si accelera, i 100 cv destinati a questa particolare mappatura sembrano esser meno.

I freni sono potenti senza essere esageratamente bruschi e risultano perfettamente modulabili; la risposta della sospensione anteriore è perfetta, ben sostenuta evita l’eccessivo trasferimento del peso mantenendo costante e ben controllato l’assetto della moto.

E’ una moto dall’assetto neutro, da guidare scorrendo tra una curva all’altra, divertendosi ad eseguire rapidi cambi di direzione, ben supportati del controllo elettronico di sospensioni e trazione.

Nei percorsi veloci si apprezza il buon lavoro del cupolino anteriore, regolabile agevolmente tramite un pomello,  che protegge dalla pressione dell’aria il casco, mentre le spalle rimangono  parzialmente esposte.

Utile il Cruise Control: inserendo la  6 marcia ci si piazza alla velocità desiderata e si fa tanta strada, visto che il cambio è stato rapportato per limitare i giri nei percorsi autostradali.

Le vibrazioni sono contenute, avvertibili solo sulla sella, quando si utilizza una marcia più alta del necessario.

Il passeggero: ben venga. 

La vostra compagna di viaggio ha a disposizione un ampia porzione di sella, comoda e con un piccolo rialzino ricavato sul sellino che limita lo scivolare verso il pilota durante la guida. Non mancano le robuste maniglie di sostegno montate sul codino, mentre sarà solo parzialmente protetta, dalla pressione dell’aria, dal corpo del pilota visto il dislivello tra seduta anteriore e quella posteriore. 

Il turismo: le lunghe distanze diventano meno distanti.

Va chiarito che non sono certo i tanti chilometri da percorrere che spaventano la Caponord, semmai è da tenere ben in mente che è una moto nata per viaggiare su asfalto. Non le sono concesse divagazioni, qualche chilometro su strada bianca, ma nulla di più. Per il resto c’è tutto il necessario, anche la possibilità di montare sul manubrio un iphone, utile sia come navigatore sia sincronizzandosi con le molteplici informazioni fornite direttamente alla moto, tramite l’applicazione realizzata appositamente e scaricabile gratuitamente.

[box_info]

[nggallery id=173]

Colorazioni

GRIGIO METALLO

ROSSO FORMULA

BIANCO GLAM

CARATTERISTICHE TECNICHE

Motore: Bicilindrico a V di 90°

Telaio: Scomponibile traliccio in acciaio collegato con bulloni ad alta resistenza a piastre laterali in alluminio. Telaietto posteriore smontabile in acciaio

Lunghezza:  2.245 mm

Altezza sella: 840 mm

Inclinazione cannotto sterzo: 26.1°

Avancorsa: 125 mm

Interasse: 1565 mm

Capacità serbatoio carburante: 24 l

Peso a secco: 214kg (228kg Travel Pack)

Peso in ordine di marcia:

 Pneumatico anteriore: 120/70/17

Pneumatico posteriore: 180/55/17

Impianto frenante: con ABS di serie. Doppio disco anteriore da 320 mm e singolo posteriore da 240 mm.

[/box_info]

[nggallery id=174]

Check Also

Prova Suzuki V-Strom 800DE

Si posiziona fra le due sorelle, la 650 e la 1050, ma accentua le doti fuoristradistiche, ecco la Suzuki V-STROM 800DE

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *