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Prova Aprilia Caponord 1200 Rally

Fatta per viaggiare su ogni terreno, l’Aprilia Caponord 1200 Rally dispone di sofisticata tecnologia proveniente dalle migliori moto della casa di Noale 

di Amedeo Roma

L’aspettavamo questa nuova versione Rally, noi di Moto On The Road che avevamo fin da subito apprezzato la Caponord, già dal lancio datato marzo del 2013. Fu ben chiaro in quel test, avvenuto sempre lungo le affascinanti strade della Sardegna, che questa moto era stata sviluppata con un altissima attenzione e grossi investimenti, insomma un mezzo dalle grosse aspettative commerciali. Tutta l’esperienza acquisita nel mondo delle competizione e nelle sviluppo della stradale RSV 1000 erano state concentrate nella Caponord. Il risultato: una moto eccezionale per la facilità e sicurezza di guida.

Ora arriva questa nuova versione Rally, quindi in sostanza lo stesso modello viene proposto in tre allestimenti diversi: Caponord 1200, Caponord 1200 Travel Pack (qui la nostra prova) e la nuova versione Caponord 1200 Rally.

Cosa è cambiato nella versione Rally.

Ovviamente la prima cosa che salta all’occhio è certamente l’estetica di questa nuova versione, decisamente più accattivante. Non cambiano le sovrastrutture, che richiamano chiaramente le linee “familiy feeling”, soprattutto nella porzione anteriore con i due fari laterali al proiettore abbagliante centrale di derivazione RSV 1000.

 

La base di partenza di questo allestimento è la versione Travel Pack, quindi la più accessoriata dal punto di vista soprattutto elettronico, ma opportunamente più impreziosita dalla presenza di faretti a LED supplementari montati su telaio in tubi laterali che fungono anche da protezione in caso di caduta, una protezione nella parte basse del motore e nuove borse rigide con cover in alluminio. Cambia anche il parabrezza regolabile in altezza, sostituito con uno più protettivo.

 

Un rapido passaggio sulla tecnica già illustrate sulle precedenti prove dei modelli Caponord:

Il propulsore della nuova versione Rally è lo stesso che equipaggia l’ultima versione APRILIA CAPONORD 1200 TRAVEL PACK, quindi l’affidabile bicilindrico a V2 a 90°, che eroga la potenza massima di 125 cv a 8.000 giri/min, mentre la coppia massima è di 115 Nm a 6.800 giri/min. La distribuzione è di tipo bialbero in testa comandato da un sistema misto ingranaggi/catena che azionano le quattro valvole per cilindro. L’alimentazione è a doppio iniettore per cilindro, doppie sono anche le candele di accensione per ogni cilindro (twin spark).

Non manca il dispositivo Ride By Wire, con 3 differenti mappe motore (Sport,Touring,Rain): mappa Sport piena potenza di 125 cv, in modalità Touring si viaggia sempre con tutta la cavalleria a disposizione ma l’erogazione avviene in maniera più dolce, mentre in modalità Rain, destinata ad asfalto a bassa aderenza si ha a disposizione 100 cv.

Il telaio della Caponord 1200 è di tipo misto, quindi con la struttura principale realizzata in tubi di acciaio accoppiati nella parte inferiore da piastre in lega, a cui è vincolato il forcellone posteriore sempre in lega di alluminio; l’ammortizzatore posteriore è posizionato lateralmente sul lato destro, in maniera tale da lasciare libero lo spazio al passaggio dei collettori dello scarico. Il monoammortizzatore è di fornitura Sachs dinamico, quindi con precarico della molla e freno idraulico in estensione e compressione gestiti elettronicamente dal sistema elettronico (Aprilia Dynamic Damping). Lo stesso sistema elettronico ADD gestisce in maniera completamente automatica le regolazioni idrauliche in estensione e compressione della forcella anteriore a steli rovesciati da 43 mm.

Prova Aprilia Caponord 1200 Rally

I freni dell’ Aprilia Caponord 1200 Rally, di fornitura Brembo, prevedono all’anteriore doppio disco flottante da 320 mm, su cui lavorano pinze monoblocco ad attacco radiale a 4 pistoncini, mentre al posteriore un singolo disco da 240 mm e pinza a singolo pistoncino; da segnalare la presenza delle tubazioni idrauliche in treccia metallica, che garantiscono costanza di rendimento durante le ripetute frenate.

Ovviamente non manca il sistema antibloccaggio ABS a due canali, disinseribile in caso di utilizzo in fuoristrada.

Il valore dell’interasse rimane come nelle altre versioni a 1.565 mm, mentre il peso a secco cresce raggiungendo i 238 kg.

L’elettronica che fa la differenza: ADD-ATC

Evoluta all’estremo, ma questa volta non per andare necessariamente più veloce, quanto per guidare in maniera più sicura e confortevole.

Si parte con il sistema ADD (Aprilia Dynamic Damping), in sostanza la gestioni delle sospensioni semi-attive; il sistema elabora i dati di guida, velocità, accelerazione, decelerazione e comportamento del pilota, interagendo in maniera continua con la regolazione delle sospensione. Infatti, sulla sospensione posteriore è installato un potenziometro, mentre sulla forcella c’è un sensore di pressione dell’aria, questi danno le informazione ad una centralina che rielabora tutti i dati ricavati e restituisce le istruzioni ai registri automatici su come variare i freni idraulici. Non manca neanche la possibilità di regolare elettronicamente il precarico della sospensione posteriore, in funzione del peso: solo pilota, pilota con bagaglio, pilota e passeggero ed infine pilota/passeggero e bagaglio.

In sostanza questo sistema permette di avere un comportamento sempre ottimale in ogni condizioni di guida, da quella più sportiva a quella massimo comfort, dal viaggiare da soli e senza bagaglio a quello che si viaggi in coppia con bagaglio a seguito, variando in tempo reale in setting delle sospensioni.

 

Il sistema ATC (Aprilia Traction Control), è un sofisticato sistema di controllo di trazione che evita la perdita di aderenza del pneumatico posteriore nel caso inizi a pattinare. Il sistema prevede due sensori, uno per ruota, che registrano la velocità di rotazione dei due cerchi mettendoli in confronto tra di loro, registrando in maniera immediata eventuali improvvisi spinning. Il traction Control agisce su farfalle o iniettori, tagliando la potenza in caso di necessità, evitando anche improvvise imbardate o high-side. Inoltre vi è anche la possibilità di impostare l’ATC su tre differenti livelli di intervento e da una logica particolarmente interessante. In sostanza una prima soglia intermedia è quella scelta dal pilota tra le tre a disposizione, in questa soglia il sistema interviene solo marginalmente, lasciando al pilota il “divertimento” di poter innescare lievi pattinamenti; se la perdita di aderenza diventa pericolosa il sistema interviene in maniera più energica evitando di perdere il controllo del mezzo.

Con l’ Aprilia Caponord 1200 Rally su strada con il nostro tester

Ci siamo si parte finalmente. La giornata non inizia con i migliori auspici, ha piovuto per tutta la notte, l’asfalto è completamente bagnato, e comunque il cielo non promette nulla di buono. Pazienza, mi dico, in fondo questa moto da come ci è stata presentata non si fa certo spaventare da “due gocce d’acqua”. Ripongo il mio zaino in una delle due nuove borse laterali, dalla capienza di 33 litri ciascuna; entrambe hanno una forma perfettamente regolare, visto che il terminale di scarico è posiziona in basso.

Prova Aprilia Caponord 1200 Rally

 

Se c’è una cosa che non mi piace particolarmente è proprio il voluminoso, quanto “strano” terminale, ma è l’unico appunto che mi viene da sollevare. Una volta in sella, ritrovo, fin da subito la piacevole posizione di guida già saggiata nella precedente prova; busto eretto, sella comoda e abbondante imbottitura, peraltro giustamente non troppo cedevole. Il manubrio dell’ Aprilia Caponord 1200 Rally è decisamente molto largo ed alto, cosa che si fa apprezzare durante la guida, avendo veramente un controllo totale sul mezzo.

Le gambe s’inseriscono bene negli incavi ricavati ai lati del serbatoio, anche se la zona di collegamento sella/serbatoio è particolarmente stretta, ma devo dire che la sistemazione migliore è sicuramente posizionandosi 5 centimetri indietro verso il posteriore. Tanto la sella non è affatto scivolosa durante la guida, e anche le gambe riescono comunque a stringere ottimamente il serbatoio. Insomma una posizione di guida naturale, in grado però di dare anche la piacevole sensazione di controllo totale, ma senza affaticare. Anche le pedane, tra le altre cose, hanno una giusta distanza dal piano sella, almeno per i piloti di altezza nella media (170/180 mm). Ovviamente va sottolineato che tutti i comandi, sia a manubrio sia a pedale sono completamente regolabili; i primi tramite i comodi pomelli a rotella a 4 posizioni, mentre la leva del cambio ha il puntale registrabile tramite eccentrico.

Chiave di accensione inserite: si parte. Ovvio provare una moto che hai già testato diverse volte, agevola le cose, se non altro si ha grosso modo l’idea di dove si va a parare. Fin da subito, ritrovo gli automatismi già instaurati nelle precedenti prove, l’ Aprilia Caponord 1200 Rally è veramente una moto in grado di farsi riconoscere fin dai primi chilometri. Neanche l’asfalto bagnato sembra impensierire la nostra sicurezza alla guida, ma l’unica accortezza è certamente quella di rodare i nuovi pneumatici, visto che hanno percorso solo pochi chilometri.

 

Dopo pochi chilometri inizia finalmente il tratto guidato, la strada diventa più stretta, tante le curve e tornanti in successione, che corrono lungo la costa, panorami mozzafiato, peccato l’asfalto non offra certamente il massimo del “grip”. Ma non è assolutamente un grosso problema, anzi proprio queste condizioni, ci fanno apprezzare di più quanto sia “buona” questa moto. I pneumatici Metzler di primo equipaggiamento si dimostrano eccellenti e raggiungono la temperatura ideale in pochi minuti di strada. Ma tutta questa sicurezza di guida è dovuto soprattutto al controllo di trazione ATC, che non si fa sentire in maniera invadente fin quando non c’è veramente una perdita netta dell’aderenza del pneumatico posteriore. Nel corso delle nostra prova in presenza di terra tracimata sull’asfalto a causa delle abbondanti pioggia, abbiamo subito solo piccole sbandate, pur ruotando con veemenza l’acceleratore, proprio per valutare l’efficacia del dispositivo.

Un altro elemento rassicurante è certamente l’impianto frenante che non manca certo di potenza, ma si sposa ottimamente con le caratteristiche di guida del mezzo. Infatti, non è eccessivamente energico alla prima pinzata, quindi si riesce a modulare il potere decelerante in maniera continua e chirurgica. C’è da aggiungere che i tecnici di Aprilia non si sono certi risparmiati, e ad esempio le tubazioni idrauliche dell’impianto frenante sono in treccia metallica, proprio come le supersportive, cosa che garantisce costanza di rendimento in ogni condizione di guida.

Prova Aprilia Caponord 1200 Rally

Bisognerebbe fare un articolo solo per descrivere le qualità eccelse delle sospensioni semi-attive ADD (Aprilia Dynamic Damping). Si fanno apprezzare tanto per il comfort tanto per le piacevoli qualità di guida che riescono a innescare. In sostanza l’unico pensiero del pilota è quello di guidare, perché sia forcella anteriore sia mono-ammortizzatore posteriore, si “sistemano” in maniera continua e costante in base a quello che sta succedendo. In sostanza mantengono sempre un assetto ben controllato, poco trasferimento di peso, soprattutto in fase di frenata dove la forcella affonda solo di pochi centimetri ed in maniera molto graduale; al rilascio del freno anche il ritorno in posizione avviene in maniera graduale e fluida. Lo scopo di questa riuscita soluzione è stata studiata per dare il miglior risultato per il comfort di marcia. Infatti nel momento in cui si procede a “passeggio”, le asperità dell’asfalto vengono copiate senza grossi problemi, e non arrivano mai contraccolpi in ritorno dal posteriore nel caso si affrontino buche o malformazioni troppo pronunciate. Anche a velocità sostenuta, nell’affrontare un netto avvallamento in coincidenza di un viadotto, abbiamo avuto un controllo è stato totale, e non c’è stata nessuna oscillazione della nostra Aprilia Caponord 1200 Rally. Per far capire quanto siano sofisticate queste sospensioni, basti dire che al cambiare con i nuovi cerchi a raggi, con il 19 pollici all’anteriore, l’assetto della moto non è cambiato, mentre sono cambiate leggermente le caratteristiche di guida. Ora la discesa in piega va accompagnata con un minimo di sforzo in più, la moto va guida e indirizzata utilizzando anche il peso del corpo, di contro regala una maggiore solidità e la traiettoria è assicurata senza problemi fino a quando si inizia la fase di accelerazione, che avviene sempre in maniera sicura. Parte del merito va anche al propulsore che è potente quanto basta, infatti i 125 CV sono erogati in maniera fluida. Insomma non ha il pepe in corpo, ma è adatta a fare tanta strada. Il comando della frizione richiedo uno sforzo eccessivo, in compenso però lo stacco e la modulabilità sono ottime anche a basse andature. Il comando del cambio richiede uno sforzo nella media, ma l’inserimento dei rapporti avviene sempre in maniera ottimale; anche la ricerca del folle avviene con facilità e senza impuntamenti.

I tecnici Aprilia sono intervenuti, installando un compensatore nei collettori di scarico, ottenendo così, un migliore rendimento percepito nei giri prossimi ai 4.000 – 5.000 giri/min., range in cui si utilizza soprattutto nei percorsi mototuristici. Questo componente è disponibile come kit accessorio anche per i modelli precedenti. Il grosso bicilindrico è sicuramente una delle migliori motorizzazioni che abbia mai provato su una moto di questo genere; robusto è destinato a fare tanti chilometri, senza che ci siano problemi di affidabilità. Questo è dovuta anche alla saggia scelta tecnica di non esasperare eccessivamente il propulsore nella ricerca di valori di potenza esagerati. In effetti alcuni competitor, offrono qualche cavallo in più…ma poi questa strapotenza serve veramente? Nel caso della Caponord non se ne sente assolutamente il bisogno. In modalità mappa Sport, ci si diverte, il propulsore risponde ad ogni apertura del comando dell’acceleratore con la giusta “verve”, ma non spaventa e non vuole farlo.

 

Questo non vuol dire che non ci si prenda delle soddisfazioni, lo si fa ma senza eccessi. In modalità Touring, quella che si usa maggiormente, la potenza c’è tutta, solo che viene erogata più dolcemente. Inserita la mappa Rain, si hanno a disposizione solo 100 CV, si ha la netta sensazione che il motore sia strozzato; ovviamente quando le condizione dell’asfalto sono particolarmente difficoltose è una mano santa. In realtà, anche se il nostro percorso è stato quasi sempre bagnato, noi abbiamo viaggiato sempre in Touring, senza mai nessun tipo di problema. Infine anche il nuovo parabrezza ha effettivamente migliorato la protezione alla pressione dell’aria, soprattutto quando lo si regola nella posizione più alta: il casco viene raggiunto solo marginalmente nella parte alta e non vengono generate turbolenze fastidiose.

Aprilia Caponord 1200 Rally è disponibile in tre diverse colorazioni Giallo Dune, Grigio Safari e Verde Army al prezzo di euro 17.050,00 €. Prezzo di fascia alta, ma del tutto giustificabile se si considerano le numerose “chicche” elettroniche.

Scheda Tecnica Aprilia Caponord 1200 Rally

Motore: Aprilia bicilindrico a V longitudinale di 90°, 4 tempi, distribuzione bialbero in testa comandato da sistema misto ingranaggi/catena, quattro valvole per cilindro. Ride By Wire con 3 mappe motore (Sport,Touring,Rain)

Cilindrata: 1197 cc

Potenza max all’albero: 125 CV (92 kW) a 8.000 giri/min

Coppia max all’albero: 115 Nm a 6.800 giri/min

Raffreddamento: A liquido

Sospensione anteriore: Forcella Sachs upside-down Ø 43 mm, completamente regolabile. Freno idraulico in estensione e compressione gestito elettronicamente con ADD (Aprilia Dynamic Damping)

Sospensione posteriore: Monoammortizzatore Sachs dinamico. Precarico molla e freno idraulico in estensione e compressione gestiti elettronicamente con ADD (Aprilia Dynamic Damping)

Freno anteriore: Doppio disco flottante in acciaio inox Ø 320 mm. Pinze radiali monoblocco Brembo M432 a quattro pistoncini. Tubi freno in treccia metallica.

Freno posteriore: Disco d’acciaio inox Ø 240 mm. Pinza Brembo a singolo pistoncino. Tubo freno in treccia metallica.

Sistema ABS: Sistema ABS Continental a due canali, disinseribile

Ruota anteriore: Cerchio a raggi 3,00” X 19”

Pneumatico: 120/70-R19

Ruota posteriore: Cerchio a raggi 4,50” X 17”

Pneumatico: 170/60-R17

Altezza sella: 840 mm

Peso a secco: 238 kg

Capacità serbatoio: 24 litri – 5 di riserva

Gestione elettronica: Sistema ABS Continental a due canali, disinseribile e Aprilia Traction Control. Sistema ADD (sospensioni semiattive

www.it.aprilia.it

Aprilia Caponord 1200 Rally
Aprilia Caponord 1200 Rally
Aprilia Caponord 1200 Rally

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Aprilia Caponord 1200 Rally
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