Teoria da Premio Nobel: se vai forte (e non sbagli strada) arrivi prima!

Il nostro Kiddo, si candida al prossimo Premio Nobel con una incredibile teoria. Per alcuni possibili candidati precisiamo si tratta di articolo ironico

Le recenti assegnazioni del Premio Nobel a due discipline, uno all’economia e uno alle scienze, hanno aperto nuovi orizzonti scientifici e di conoscenza all’umanità!

Già dai tempi in cui un imberbe Isaac Newton enunciava la sua teoria in base alla quale una mela che si stacca da un ramo, cade a terra -rivoluzionando la concezione stessa dell’universo e delle leggi fisiche che lo regolano, oltre che la convinzione dei suoi genitori che il ragazzo frequentasse davvero le scuole per applicarsi nello studio (cfr Roberto Benigni, tuttobenigni dal vivo)- gli studiosi ci sorprendono con incredibili rivelazioni destinate a far progredire l’umanità nel lento cammino della conoscenza delle leggi che muovono l’universo, la vita sul nostro pianeta, il difficile rapporto uomo-donna.

Il Premio Nobel 2017 per le scienze è andato a due studiosi che, attraverso anni e anni di studi, ricerche costose in termini mentali ed economici, soprattutto per le continue richieste alle famiglie di invio di casse di sambuca nel centro ricerche in Alaska, sono riusciti a dimostrare l’esistenza di un ritmo sonno-veglia regolato dal sorgere e dal calare del sole. In pratica, sostengono i due studiosi, che di giorno si sta bene svegli, di notte si fa bene a dormire.

Lo sappiamo, sono concetti difficili e di non facile comprensione, nell’immediato, ma chiaramente non è nostro intento semplificare le ricerche di tanto studio e quindi raccomandiamo al lettore un approfondimento personale.

Il Premio Nobel per l’economia, invece, è andato a un altro studioso, coso, che ha dimostrato l’esistenza di uno stretto legame fra psicologia ed economia. In sostanza, sostiene coso, che se sei tranquillo, sereno, hai un buon rapporto in casa, trombi regolarmente e un discreto lavoro, ci sta che ogni tanto ti levi pure la voglia di cambiare la moto, ad esempio, facendo girare così l’economia. In caso contrario, se tuo figlio va male a scuola, la moglie ti fa le corna, hai un capo in ufficio che fa di tutto per cercare di mandarti via, allora più che l’economia ti girano i coglioni e la moto è più difficile che la vuoi cambiare.

Forse dovremmo cercare di semplificare ulteriormente i concetti ma ci rendiamo conto che altrimenti rischieremmo di banalizzare queste ricerche di studiosi che hanno investito quasi tutta la vita per ottenere questi risultati e come sopra deleghiamo una maggiore divulgazione ad altre fonti.

Dal momento però che anche noi, ricercatori di Moto-Ontheroad di scienze ne capiamo, e parecchio,e aspirando a portare alla conoscenza dell’umanità nuove nozioni scientifiche, abbiamo deciso, in previsione dell’assegnazione dei Premi Nobel 2018, di divulgare i risultati delle nostre recenti ricerche, ovvero la teoria “Se vo più forte (e non sbaglio strada) arrivo prima”.

Prima di interrompere la lettura perché capiamo che i concetti che cerchiamo di esprimere possono essere troppo complicati, chiederemmo ancora un po’ di attenzione necessaria a non perdere la concentrazione per esplorare a fondo questi picchi di conoscenza.

Poniamo che io debba andare da un punto A ad un punto B.

Una teoria da Premio Nobel
Una teoria da Premio Nobel

Percorrendo una linea retta per raggiungere i due punti, al crescere della velocità della mia moto, io impiegherò meno tempo per arrivare.

Se invece, per qualche ragione, dovessi trovare una strada chiusa oppure vostra moglie vi dicesse di fermarvi, prima di tornare a casa, a prendere il pane, oppure, ancora, sbagliaste strada, dovreste deviare dalla linea che congiunge i due punti e transitare, ad esempio, per un punto esterno a questa linea che chiameremo C. In questo caso, a parità di velocità di crociera, il tempo che impiegherete per andare da A a B sarà maggiore.

Incredibile, ma è così.

Adesso, se permettete, anche noi di Moto-Ontheroad pretendiamo il Premio Nobel.

A meno che, ovviamente, non ci costringiate a mostrarvi la nostra scoperta del liquido contenuto dentro il radiatore, dopo un po’ che si è acceso il motore, ovvero, L’Acqua Calda!

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